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Il Ministero della Salute è pronto ad approvare il decreto sui poteri sostitutivi anche senza il previsto via libera delle Regioni.

Si tratta del provvedimento col quale si stabilisce l’intervento del Governo centrale quando Regioni e ospedali sono inadempienti sulle liste d’attesa. Il testo infatti prevede che l’Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria, istituito presso il Ministero della Salute, potrà esercitare il suo potere sostitutivo in caso di mancata individuazione del Responsabile Unico Regionale dell’Assistenza Sanitaria (Ruas) entro 90 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento o nel caso di ripetute inadempienze rispetto agli obiettivi previsti dalla legge. L’Organismo subentra anche nel caso di inadempienze o elusioni nei limiti dell’attuazione delle funzioni da eseguire. Viene poi specificato che nell’esercizio del potere sostitutivo l’Organismo ha gli stessi poteri e incontra gli stessi limiti delle Regioni.

Lo scontro iniziato sei mesi fa vede da un lato il Ministro della Salute Orazio Schillaci a seguito della recente indagine dei Nas che ha scoperto come quasi in una Asl su tre (il 27%) si verificano “irregolarità gravi” come agende chiuse e liste di galleggiamento; dall’altro le Regioni che lo scorso 26 marzo all’unanimità hanno bocciato l’ultima versione del decreto inviata dal Ministero, proponendo altre modifiche.

Le Regioni non contestano in sé il principio del potere sostitutivo, ma rivendicano una maggiore chiarezza e garanzie di contraddittorio. La controproposta delle Regioni insiste sul tema della trasparenza e sulla collaborazione interistituzionale, con una metodologia “nota e condivisa”. Si vuole scongiurare una forma di commissariamento: parametri chiari che se non raggiunti facciano scattare i poteri sostitutivi e al contempo la definizione di target precisi che, se raggiunti, possano far decadere i poteri sostitutivi.

Tuttavia, il Governo tira dritto e oggi è previsto come primo punto all’ordine del giorno della Conferenza Stato Regioni l’esame del Dpcm sui poteri sostitutivi. Se non dovesse pervenire l’intesa regionale sul testo, il decreto sarà approvato ugualmente in consiglio dei ministri con una delibera motivata probabilmente già il prossimo venerdì.

La tensione è altissima. Intanto il piano sulle liste d’attesa prosegue nel senso che è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto attuativo che descrive la struttura della Piattaforma nazionale sulle liste d’attesa, che monitorerà Asl per Asl i tempi delle prestazioni. La piattaforma è ora al vaglio di Agenas e la sua operatività dovrebbe scattare entro la prossima estate.